Appello Oceana a meeting Marsiglia, minacciato 41% specie
18 maggio, 15:41(ANSA) - GENOVA, 17 MAG - Adottare misure urgenti di protezione per squali e razze: e' l'appello che Oceana, l'organizzazione internazionale per la conservazione marina, rivolge ai Paesi del Mediterraneo in occasione dell'apertura, a Marsiglia, del meeting della Convenzione di Barcellona.
La riunione, sottolinea in una nota l'organizzazione ambientalista, e' cruciale per decidere il destino di dieci specie nel Mediterraneo minacciate dall'eccesso di pesca. ''La situazione e' disperata per gli squali e le razze del Mediterraneo'', dice Ricardo Aguilar, Direttore della Ricerca per Oceana in Europa. ''Riconoscere formalmente queste specie come minacciate o in pericolo, secondo l'Annesso II della Convenzione di Barcellona, rappresenta un passo fondamentale per aumentarne il livello di protezione. La Ue e i 21 Paesi firmatari della Convenzione di Barcellona hanno l'opportunita' - l'importante responsabilita', di decidere il futuro di queste specie nel Mediterraneo''.
Il Mediterraneo e' la regione di maggior rischio a livello mondiale per squali e razze, con il 41% delle specie considerate minacciate contro il 17% globale. Alcune delle dieci specie considerate durante il meeting di questa settimana hanno sofferto drastiche riduzioni nella popolazione, inclusi smerigli, squali mako e pesci martello, le cui popolazioni mediterranee si sono ridotte del 99.9% durante il XX secolo.
Altre, come la razza rotonda, la razza cornuta e il pesce chitarra comune sono scomparsi da parti del Mediterraneo in cui tempo addietro erano comuni. Queste drammatiche diminuzioni e scomparse, sottolinea Oceana, sono state causate principalmente dalla sovrapesca (cattura sia intenzionale sia accidentale), cosi' come dal degrado dell'habitat.(ANSA).
La riunione, sottolinea in una nota l'organizzazione ambientalista, e' cruciale per decidere il destino di dieci specie nel Mediterraneo minacciate dall'eccesso di pesca. ''La situazione e' disperata per gli squali e le razze del Mediterraneo'', dice Ricardo Aguilar, Direttore della Ricerca per Oceana in Europa. ''Riconoscere formalmente queste specie come minacciate o in pericolo, secondo l'Annesso II della Convenzione di Barcellona, rappresenta un passo fondamentale per aumentarne il livello di protezione. La Ue e i 21 Paesi firmatari della Convenzione di Barcellona hanno l'opportunita' - l'importante responsabilita', di decidere il futuro di queste specie nel Mediterraneo''.
Il Mediterraneo e' la regione di maggior rischio a livello mondiale per squali e razze, con il 41% delle specie considerate minacciate contro il 17% globale. Alcune delle dieci specie considerate durante il meeting di questa settimana hanno sofferto drastiche riduzioni nella popolazione, inclusi smerigli, squali mako e pesci martello, le cui popolazioni mediterranee si sono ridotte del 99.9% durante il XX secolo.
Altre, come la razza rotonda, la razza cornuta e il pesce chitarra comune sono scomparsi da parti del Mediterraneo in cui tempo addietro erano comuni. Queste drammatiche diminuzioni e scomparse, sottolinea Oceana, sono state causate principalmente dalla sovrapesca (cattura sia intenzionale sia accidentale), cosi' come dal degrado dell'habitat.(ANSA).
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