Quando un ecosistema non è più sottoposto allo stress ambientale causato dall’attività umana, il suo recupero è quasi sempre possibile. Ne sono prova alcune riserve marine del sovrasfruttato Mare Nostrum. Anteprima del reportage su Nat Geo Italia di marzo in edicola
Fotografie di Enric Sala
Nelle acque di Ses Rates, uno degli isolotti del Parco nazionale marino e terrestre dell'Arcipelago di Cabrera, nelle Isole Baleari, una tanuta (Spondyliosoma cantharus) nuota su un fondale roccioso in cerca delle alghe e degli invertebrati di cui si nutre.
Da secoli il Mediterraneo è uno dei mari più sfruttati dall’uomo. Ma accanto a paesaggi spogli sopravvivono straordinarie oasi di biodiversità:
il biologo marino Enric Sala e Pierre-Yves Cousteau, figlio del grande Jacques, esplorano le riserve marine a bordo della storica nave oceanografica Alcyone, e lanciano un’iniziativa
per proteggere zone sempre più ampie del Mare nostrum.
Il testo integrale dell'articolo è su National Geographic di marzo in edicola
Da secoli il Mediterraneo è uno dei mari più sfruttati dall’uomo. Ma accanto a paesaggi spogli sopravvivono straordinarie oasi di biodiversità:
il biologo marino Enric Sala e Pierre-Yves Cousteau, figlio del grande Jacques, esplorano le riserve marine a bordo della storica nave oceanografica Alcyone, e lanciano un’iniziativa
per proteggere zone sempre più ampie del Mare nostrum.
Il testo integrale dell'articolo è su National Geographic di marzo in edicola
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