Valle Sacchetta Sacchettina

Valle Sacchetta Sacchettina
visitata lo scorso 13 novembre

mercoledì 15 giugno 2011

Valli vente, tesoro da riscoprire

IL PESCE DI VALLE E LO STRAORDINARIO AMBIENTE IN CUI VIENE ALLEVATO

Il pesce di valle e lo straordinario ambiente in cui viene allevato
Una campagna informativa per valorizzare i prodotti e far conoscere le preziose risorse del territorio con iniziative gastronomiche, turistiche e d’intrattenimento
09-06-2011 | Gli antichi romani le chiamavano “piscinae neptuniae”, mentre il termine “valle” compare per la prima volta, con la dizione clausura valium, in un documento nel XV secolo. Stiamo parlando delle “valli da pesca” un ampio territorio della Laguna di Venezia dedicato all’allevamento del pesce (orate, cefali, branzini, anguille, ecc.), ma anche all’attività venatoria e all’osservazione naturalistica. Le citazioni storiche sono testimonianza di una “arte” (prima ancora che una tecnica) di allevamento del pesce che affonda le sue origini nei secoli ed è valore unico delle nostre lagune. Un valore di storia e di natura, basti pensare alla ricchezza di uccelli che vi sostano nelle migrazioni o vi nidificano. Ma anche e soprattutto un valore di qualità delle produzioni: è accertato ad esempio che il pesce di valle ha un contenuto in grassi decisamente più basso di quello proveniente da altri allevamenti. Se questa arte, se questa tradizione, se questa capacità di produrre pesce in maniera estensiva (cioè con il minimo impatto ambientale) potrà continuare nel tempo, va cercata una prospettiva che possa far superare la crisi di cui oggi soffre; un pericolo per l’ambiente e per l’economia e la vita delle persone che vi lavorano. La concorrenza con il pesce allevato con metodi intensivi in altri Paesi mediterranei (Grecia, Turchia e Spagna) e la predazione di uccelli come il Cormorano sono due delle maggiori minacce. Come invertire la tendenza ? Una parola, pur non risolutiva, è “valorizzazione” che vuol dire far conoscere le qualità del pesce di valle ai rivenditori e ai ristoratori creando tra produttori e consumatori quella che oggi si chiama “filiera corta”, l’unico modo per dare valore a un prodotto di nicchia. Per questo è importante far conoscere l’ambiente unico in cui il pesce viene allevato, puntando sull’interesse che i cittadini oggi hanno nel visitare il territorio rurale in forme di turismo naturalistico, gastronomico, o come si dice oggi “slow”. In questa direzione si muove la “Campagna di promozione della vallicoltura e della qualità dei prodotti delle valli venete” che Veneto Agricoltura sta conducendo con il contributo del Fondo Europeo per la Pesca. Il progetto si svolge nel territorio di Campagna Lupia (Ve), il comune del veneziano con la maggior parte del territorio interessato dalle aree lagunari. Diverse le iniziative in programma tra cui uno sportello informativo “Punto Laguna” nella frazione di Lova aperto tutte le domeniche fino al 17 luglio. Da qui l’escursionista e il turista potrà avere informazioni sul territorio attraverso semplici pubblicazioni e video e partecipare a iniziative organizzate per l’occasione: escursioni nelle valli in bicicletta, in barca o a piedi, visite all’oasi naturalistica del Wwf “Valle Averto”, degustazioni gastronomiche a base di pesce di valle, serate culturali, ecc. Sono in programma anche serate dedicate alla presentazione dell’ambiente e del pesce di valle a particolari categorie professionali (ristoratori, dietisti, responsabili acquisti, tecnologi alimentari, ecc.) che possono essere volano di una riscoperta del pesce di valle. Maggiori informazioni: www.vallidapesca.turismoruraleveneto.it

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