Valle Sacchetta Sacchettina

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visitata lo scorso 13 novembre

giovedì 10 febbraio 2011

da federpesca.net

La Piccola Pesca


La piccola pesca è per definizione quella effettuata dalle imbarcazioni non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda. Le dimensioni del natante permettono di essere operativi con costi di investimento e di esercizio contenuti. Inoltre, l'impossibilità di spingersi oltre le 20 miglia dalla costa fa sì che le capacità di pesca, di lavorazione, conservazione e stivaggio del prodotto non siano neanche lontanamente paragonabili e a quelle delle grandi barche. In Italia questa parte della flotta è però di tutto rilievo. Si contano infatti 8.680 imbarcazioni di piccola pesca (1997), che rappresentano oltre il 53% della flottiglia nazionale. La piccola pesca è particolarmente presente nel Mar Tirreno con 2.083 natanti e in Adriatico con 1.640 barche. Gli attrezzi impiegati dalla piccola pesca sono soprattutto reti da posta, nasse e palangari.
    

Il progetto nasce dalla volontà di contrastare la crisi del settore della piccola pesca costiera e di supportarla in quanto attività produttiva altamente selettiva ed eco-compatibile.

I soggetti attuatori puntano a riqualificare il comparto rivolgendosi direttamente ai pescatori attraverso un percorso di informazione, formazione e consulenza progettuale.  Si rende noto che tale progetto è stato presentato dal Consozio unitario Uniprom.

La dimensione del natante che esercita piccola pesca si contraddistingue per le ridotte dimensioni, che permettono di operare con costi di investimento e di esercizio contenuti. Le imprese che utilizzando simili imbarcazioni sono sovente di piccole dimensioni e sono organizzate in forma cooperativa e prevalentemente a conduzione familiare, con un equipaggio di 1 o 2 persone, che difficilmente raggiunge i 4 imbarcati.

La tipicità di tale pesca deriva anche dagli attrezzi da pesca utilizzati: gli attrezzi tipici della piccola pesca sono infatti riconosciuti come altamente selettivi, nel senso che per loro dimensioni e caratteristiche catturano solo prevalentemente individui di determinate specie e solo a partire da determinate taglie. Pertanto, l’impatto ambientale è inferiore rispetto a quello determinato dalla pesca con altri sistemi, anche se l’area di attività coincide con la zona costiera e da un punto di vista ecologico è la fascia dove si esercita una maggior pressione sull’ambiente da parte delle attività umane ed è evidente che anche l’attività di pesca artigianale contribuisce ad accrescere l’impatto su questa area per l’equilibrio dell’ambiente marino.
 
 

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